Festival aquiloni alla Plage du Prado
Ogni anno viene celebrata a Marsiglia, la città
fondata nel 600 a.C. dai Greci con il nome di Massalia, una festa decisamente
"aerea". Nel porto francese più importante del Mar Mediterraneo,
lungo le stradine del Prado si festeggia il vento attraverso la manifestazione
chiamata "La Fête du Vent". Il fresco vento marsigliese, il Mistral,
offre un supporto notevole alla riuscita dell’evento, specialmente quando le
numerose squadre giunte da tutta la Francia, nonché dall’Italia, dalla Svizzera
e dalla Spagna, decidono di far volare i propri aquiloni. Ma la città di
Marsiglia ha sempre qualcosa da offrire al suo visitatore: ad esempio il
Palazzo Longchamps, ovvero la residenza estiva di Napoleone, l’inespugnabile
fortezza-prigione "Chateau d’If", situata nel bel mezzo del mare e
dove il conte di Montecristo fu tenuto prigioniero, gli impianti portuali più
antichi d’Europa e, infine, il santuario "Notre-Dame-de-la-Garde",
che si erige su una collina proprio nel centro storico e che può essere
considerato il simbolo della città. Il suo pinnacolo d’oro mostrò più volte ai
naviganti la giusta via per raggiungere il porto e i marinai, per ringraziare la
Madonna per il suo aiuto, erano soliti deporre in chiesa modellini della loro
nave o tavole votive. Nonostante la piacevole atmosfera multiculturale, nella
città di Marsiglia, vera porta per l’Africa, si trovano anche molti quartieri
poveri. Il cuore della città è il "Vieux Port"; il porto più grande
di tutta la Francia. Basti pensare che ancora oggi alcuni pescatori ormeggiano
le proprie barche alle vecchie passerelle, mentre le loro donne vendono sulla
banchina i pesci appena pescati. È un’occasione da non perdere, senza contare
che chiunque è invitato a contrattare; al mercato si possono acquistare dalle
sogliole alle aragoste, insomma tutto ciò che può essere pescato nel Mar
Mediterraneo. Il quartiere più antico di Marsiglia, giunto per lo più intatto
ai giorni nostri, è "Le Pannier", situato ad ovest del porto. La metà
di queste piccole case variopinte furono distrutte durante la Seconda Guerra
Mondiale, ma gli stretti vicoli conducono ancora oggi alla piazza dei mulini,
così chiamata per i quindici mulini che vi si trovavano nel XVI secolo per la
spremitura delle olive. Le case operaie di questo quartiere sono ormai
stabilmente occupate da nordafricani. Il quartiere detto Vallon des Auffes può
essere considerato ancora oggi un piccolo villaggio di pescatori nel cuore
della città. Tra gli altri Charles Aznavour, César e Yves Montand, figli
d’immigrati, crebbero in questo quartiere. In questa parte così vivace della
città vivono ancora artisti e
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